Weekly Playlist N.43 (2021)

 

C’era in effetti una grave assenza nella puntata numero quarantadue della nostra rubrichetta settimanale, ove ci siamo sollazzati nel passare in rassegna le varie sorprese di un settembre incline come non mai alle proposte coraggiose quanto apprezzabili. E tuttavia a doversi tirare indietro in nome dell’organicità del palinsesto erano stati i polacchi Kły, probabilmente il faro più luminoso per chiunque volesse seguire la rotta del Black Metal non convenzionale senza rivolgersi ai pur sempre ottimi soliti noti o a sensazioni invece longeve quanto un raffreddore autunnale. Il loro nuovo nato Chen”, ovviamente fuori dai radar di quella triste folla che della magnifica “Wmrok” non saprebbe davvero cosa farsene, attende però oggi la vostra attenzione ed i vostri elogi da aggiungere a quelli già messi per iscritto da parte nostra, quindi sapete come muovervi.
Si parlava poco fa dei soliti noti, ma a ben vedere i Peste Noire potrebbero non esserlo più visto che le trattazioni perlomeno in lingua italiana dedicate a Le Retour Des Pastoureaux” si contano sulla dita della mano di un membro della Yakuza alquanto inaffidabile: poco male alla fine, perché Pagan Storm Webzine ha fatto la sua parte con un pezzo tra i migliori del 2021 in campo La Gente Deve Sapere, e che senza falsa modestia dovrebbero invidiarci tutti gli ignavi tenutisi a distanza dalla gang francese; che sia per puerile boicottaggio da prima liceo oppure per le poche speranze di montarci sopra polemiche e passare da eroi contro il politicamente corretto. Tenetevi la vostra indignazione a comando da ambo i lati, che a noi basta e avanza “Blues Arverne” per ritenerci ben più fortunati di voi.
Dopo una prova autoriale di questa portata da parte del filibustiere Famine, difficile non nutrire poi una certa curiosità verso le prossime mosse dell’ex-sodale Ardraos col suo fortunatissimo progetto Sühnopfer, al momento concentrato sul tirare fuori il meglio possibile in vista di un nuovo album per noialtri appassionati di pregiatezze medioevali: i graffi lasciati nel 2019 da Hic Regnant Borbonii Manes” riprendono quindi a bruciare sotto i colpi furibondi di “La Chasse Gayère”, intanto che le nuvole all’orizzonte prendono la forma di mostruose divinità pronte a ghermire i sobborghi. Pure in Germania si lavora però sodo, anche perché le nostre vecchie conoscenze nei Mosaic devono ancora replicare quella colossale “Silver Nights” la quale, non da sola ma in primissima linea, ci aveva attirati nel mondo notturno di Old Man’s Wyntar”. Si attendono quindi aggiornamenti con la massima fiducia, la stessa che come giusto che sia viene riposta nei sublimi Dødheimsgard freschi or ora di registrazioni ultimate; per quanto ci disgusti il concetto di hype di per sé, l’entusiasmo di risentire la cricca norvegese dopo quei sei o sette anni passati lontano dallo studio ci obbliga a rispolverare il mostruoso Supervillain Outcast” per un giro o due sul “Ghostforce Soul Constrictor”, ovviamente sconsigliato ai deboli di cuore.
Ma cosa avrà combinato per tutto questo tempo Vicotnik insieme al compare Myrvoll che sentiremo alla batteria su questo prossimo full-length? Chi ci segue saprà benissimo che, di recente, il nostro chitarrista, cantante e genio ha recuperato per strada i pressoché dispersi Cerberus e Haavard (un giro su Metal Archives vi potrà essere utile in caso abbiate vuoti di memoria) e ha messo su i Dold Vorde Ens Navn, il cui esordio su formato esteso in seguito all’ottimo EP del 2019 è tra i sorvegliati speciali nell’orgia sonora in programma questo novembre, venerdì prossimo nel caso siate interessati a Mørkere” e all’aria dimessa che la nuova “Syke Hjerter” trasmette.
Soltanto un’anteprima vera e propria quest’oggi, è la verità a cui risponderemo per bene settimana prossima, ma i contenuti speciali sparsi nel corso della playlist valgono ugualmente la pena non soltanto per la qualità, ma pure per lo spettro estremamente eterogeneo di frequenze e sensazioni scaturite dall’orecchio al cuore: quale altro portale telematico vi porterebbe nelle cuffie uno dietro l’altro Death – Pierce Me” della leggenda urbana Silencer e Pleasure To Kill” degli immortali Kreator, le cui ricorrenze di venti e trentacinque primavere dal rilascio sono cadute proprio in questi giorni? Noi pensiamo siano in pochissimi, non solo a tentare simili abbinamenti ma anche a spendersi per realizzare una retrospettiva in Darkest Past come quella dedicato al masterpiece che nel 1986 spinse la scena tedesca avanti di un passo lungo il sentiero di ossa frantumate che ancora oggi percorriamo, e al quale va il nostro tributo sotto forma dell’allucinante “Under The Guillotine” in tandem con la “Sterile Nails And Thunderbowels” che tanti incubi ha generato negli ascoltatori del misterioso act svedese negli ultimi due decenni.
Visto poi che tra Kreator e Mosaic della sempre amata Germania ne abbiamo comunque avuta poca, la doppietta finale di consigli estemporanei dalle mensole la peschiamo dal catalogo Trollzorn Records di fine anni duemila, ricacciando fuori dalle confezioni Strange Rumours… Distant Tremors” dei Kromlek e Drifa” degli Helfahrt, formazioni entrambe bavaresi ed entrambe scommesse più che certe per chi campa di salsicce con la verza ed epica germanica contrappuntata dal Folk a velocità moderata: target specifico insomma, ma nel frattempo date una chance ad “Harvest” e “Wind”, e vedete se dopo poco la testa non inizia a fare avanti e indietro…

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Kły“Wmrok” (from Chen”, Pagan Records 2021)

2. Silencer“Sterile Nails And Thunderbowels” (from Death – Pierce Me”, Prophecy Productions 2001)

3. Dødheimsgard“Ghostforce Soul Constrictor” (from Supervillain Outcast”, Moonfog Productions 2007)

4. Sühnopfer“La Chasse Gayère” (from Hic Regnant Borbonii Manes”, Debemur Morti Productions 2019)

5. Kromlek“Harvest” (from Strange Rumours… Distant Tremors”, Trollzorn Records 2007)

6. Kreator“Under The Guillotine” (from Pleasure To Kill”, Noise Records 1986)

7. Helfahrt“Wind” (from Drifa”, Trollzorn Records 2010)

8. Peste Noire“Blues Arverne” (from Le Retour Des Pastoureaux”, La Mesnie Herlequin 2021)

9. Mosaic“Silver Nights” (from Old Man’s Wyntar”, Eisenwald Tonschmiede 2017)

10. Dold Vorde Ens Navn“Syke Hjerter” (from Mørkere”, Lupus Lounge Records 2021)

Michele “Ordog” Finelli

Precedente Peste Noire - "Le Retour Des Pastoureaux" (2021) Successivo Pagan Storm News: 29/10 - 04/11